
Sabato 14 dicembre ore 21.00
LA DODICESIMA NOTTE
di William Shakespeare | regia Silvia Giulia Mendola | traduzione e adattamento Livia Castiglioni e Silvia Giulia Mendola | assistente Livia Castiglioni | con Angelo Di Figlia, Filippo Farina, Silvia Ferretti, Paolo Garghentino, Silvia Giulia Mendola, Ettore Nicoletti, Silvia Rubino, Elena Scalet | musiche Gipo Gurrado | foto Michela Piccinini | consulenza costumi Stefania Trovato, si ringrazia per i costumi l’Accademia dei Filodrammatici | produzione PianoinBilico/GecobEventi
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Quest’opera shakespeariana è una mascherata in grande stile, dove i motori sono l’amore, il desiderio e il possesso. Il travestimento è la scintilla primaria del caos. Quello scelto da Viola, che si finge Cesario. E da qui parte il girotondo perverso: Viola/Cesario si innamora di Orsino, Orsino è innamorato di Olivia, Olivia si innamora di Cesario/Viola.
E la miccia continua a bruciare, costante. Viola mistifica il proprio aspetto in maniera evidente, e inganna tutti, ritrovandosi poi tra Orsino e Olivia, rischiando che la menzogna le si ritorca contro.
Ma il grande beffato, la grande vittima sacrificale sull’altare dell’equivoco è Malvolio, servo di Olivia, che viene indotto a credere che la padrona lo ami, in un crescente delirio di falsità ben architettate da Maria, Sir Andrew e Sir Toby.
Tra tutti aleggia Feste, il matto, il fool, la voce del bardo, che ride e scherza con un sorriso amaro, compassionevole e quasi rassegnato.
L’adattamento del testo è stato strutturato su 8 attori, che in un gioco di travestimenti dichiarati, andranno via via a interpretare ciascuno più ruoli, coerentemente con lo spirito carnevalesco dell’opera.
“Commedia degli inganni. Commedia degli equivoci. Commedia di verità nascoste e travestite.
Si è innamorati e ci si innamora in questo testo, e proprio sull’amore, in tutte le sue forme, è stata posta l’attenzione nella messa in scena.
L’amore narcisista che inoltre gode del suo stesso soffrire, perché proprio il rifiuto della donna, illusoriamente amata, gli permette di esistere ed alimentarsi.
Il passionale colpo di fulmine per chi finalmente è in grado di tenerci testa.
L’attrazione che nasce per una persona a prescindere dall’identità sessuale, uomini s’innamorano di uomini, donne di donne, consapevoli o no dell’inganno del loro travestimento.
L’amore per chi “è più in alto di noi”, che potrebbe darci l’occasione di elevarci, che ci fa sognare e vedere segnali anche dove non ci sono.
Il sentimento d’amicizia che supera il limite e diventa qualcosa di più.
Il desiderio d’imitazione dell’altro, che rispettiamo, stimiamo o che, semplicemente, ci fa ridere, si trasforma in amore.
Nella cornice di un paese immaginario, tra pochi elementi che evocano una corte, un giardino, una strada, amano i personaggi della nostra Dodicesima notte, follemente.”
– Silvia Giulia Mendola –