NELLY- QUALCUNO D’EMILIA

DI E CON FRANCESCO GARUTI

26 e 27 aprile – ore 21:00

Teatro Piccolo Orologio

“Nelly – Qualcuno d’Emilia” è una storia vera, una narrazione viva, intensa e poetica ambientata negli anni più duri della seconda guerra mondiale, gli anni in cui chi non obbediva alla chiamata alle armi per difendere la Patria era considerato un traditore e punito con la morte. La vicenda è vista attraverso gli occhi di Nelly una ragazza vispa e intelligente di 13 anni: abbastanza per comprendere e sdegnarsi ma non abbastanza per poter collaborare come vorrebbe con le sorelle nella lotta di resistenza partigiana. Volantini segreti, armi nascoste, partigiani feriti da medicare sono all’ordine del giorno in casa di Nelly. C’è una grande paura di essere scoperti, c’è una fame nera e c’è Pippo, l’aereo che sorvola le campagne e per ogni luce accesa nella notte lascia cadere una bomba. Una serata estiva più tranquilla della norma è troncata da spari ed urla strazianti. Nelly si sveglia con la canna bucherellata di un mitragliatore sotto il naso. Sono partigiani che intimano alla famiglia di nascondersi in soffitta mentre attuano il colpo al deposito di munizioni, sorvegliato 24 ore su 24, che si trova proprio accanto a casa di Nelly. Il giorno seguente però la casa è circondata da camionette nere, portano barili di cherosene pronte all’uso. La tragedia sta
per compiersi ma sul rotto della cuffia entra in gioco Valentino, un tedesco gobbo, brutto. Il Deus ex Machina che cambierà le carte in tavola…

TEMATICHE
Oltre al tema della resistenza all’oppressione nazi-fascista è forte quello del rapporto genitori/figli, generazioni a
confronto che reagiscono in modo diverso alle circostanze create dalla guerra. Essendo le protagoniste quattro sorelle partigiane emerge forte anche il tema del ruolo delle donne nella resistenza, molto spesso dimenticate ma di importanza preponderante nella lotta per la liberazione.

NOTE

Questo spettacolo nasce da un’esigenza artistica e personale di Francesco Garuti, quella di dare vita ed un filo narrativo alle straordinarie testimonianze della nonna, Nelly Saccani, cresciuta in una famiglia di sorelle partigiane di Gavassa (RE).  L’obiettivo preposto è stato quello di creare un racconto che potesse parlare trasversalmente a diverse generazioni toccando tematiche universali. Fondamentali nella stesura dello spettacolo sono stati dati, fatti di cronaca, documenti raccolti dall’istituto Istoreco di Reggio Emilia coi quali è stato possibile arricchire ed integrare la narrazione.

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