PRIMAVERE

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“Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere, prima che vengano fotografate”
Diane Arbus

In questa nuova Stagione 23/24 abbiamo il piacere di proporvi tre percorsi.

Il primo, RACCOLTE MaMiMò, è una collezione delle produzioni più recenti della Compagnia e delle novità 2023/24. Partiamo da queste ultime. A febbraio vedremo il debutto di La pietra di Marius von Mayenburg, uno degli autori tedeschi contemporanei più rappresentati: le sue opere vengono regolarmente presentate alla Schaubühne di Berlino e al Royal Court Theater di Londra. Sarà una coproduzione MaMiMò/Chronos3, compagnia di Milano fondata nel 2013 da Manuel Renga che firmerà anche la regia del lavoro. A marzo, in matinée, debutterà Io e Monna Lisa, coproduzione Matan Teatro/MaMiMò, per la drammaturgia e regia di Riccardo Bartoletti e Lorenzo Frediani. Verremo trasportati nello studio di Leonardo Da Vinci alle prese con la realizzazione del suo famoso dipinto in bilico costante tra colpi di genio e fallimenti. Tra ottobre e febbraio potremo rivivere le emozioni di Patria, House we left, Lady Grey, Stelle nere che dopo le tournée nazionali tornano nel nostro teatro in una nuova formula di programmazione su lunga tenitura, da mercoledì a domenica. Abbiamo voluto arricchire l’offerta per voi differenziano gli orari di spettacolo (19.30-21.00-19.00) e aggiungendo alcuni momenti di incontro post- spettacolo dedicati alla scoperta dei processi creativi che portano alla messa in scena (LA COMPAGNIA INCONTRA IL PUBBLICO) e all’approfondimento di temi e autori (SPAZIO CRITICO) attraverso la collaborazione con ospiti ed esperti. Un modo per farvi sbirciare dietro le quinte e confrontarci sulle connessioni tra i linguaggi della scena odierna e il nostro tempo. Infine, ad aprile, Nelly. Qualcuno d’Emilia, toccante monologo di e con Francesco Garuti, nato dal desiderio di creare un filo narrativo per le straordinarie testimonianze della nonna Nelly Saccani, verrà proposto all’interno delle scuole in occasione della Festa della Liberazione.

Il secondo percorso, SGUARDI D’AUTRICE, presenta composizioni che mostrano storie, temi e interpretazioni del mondo declinate attraverso lo sguardo femminile. Créature Ingrate in Bozzoli utilizza il teatro d’oggetti e il video-live per dare voce con autoironia al tema del sex working. Lisa Moras, direttrice artistica di SpkTeatro di Pordenone, dirige Bash, del drammaturgo Neil LaBute: una rivisitazione della tragedia greca (Medea e Ifigenia) ambientata in una violenta New York dopo una serata di festa (“bash”, appunto). In Vertigine della lista Qui e Ora Residenza Teatrale tenta l’impresa di mettere in scena l’omonimo saggio di Umberto Eco, con risvolti tragi-comici e al tempo stesso poetici. Con A number, Luca Mazzone, regista del Teatro Libero di Palermo, ci propone un testo inquietante di Caryl Churchill, drammaturga inglese nota a livello internazionale per il suo stile non naturalistico e capace di continue invenzioni formali. In occasione del Giorno della memoria, ospitiamo in matinée Fino a quando la mia stella brillerà. Lorenzo Maragoni trasforma in teatro di narrazione la storia della giovane Liliana Segre a partire dalla sua biografia curata da Daniela Palumbo. Con Raccontami di domani, César Brie, attore, regista e drammaturgo argentino rende omaggio all’universo femminile spiato dalla serratura del bagno. Ma nelle sue regie, i capovolgimenti prospettici sono infiniti, così come le sfumature dell’amicizia tra le due protagoniste. Con Barabba, Teresa Ludovico, regista dei Teatri di Bari, porta per la prima volta in scena un’opera composta nel 2010 dal grande drammaturgo Antonio Tarantino, in una virtuosa interpretazione che si svolge all’interno di in un’impalcatura per edilizia. E infine Marta Cuscunà, celebre autrice e performer di teatro visuale che unisce ricerca e attivismo alla drammaturgia per figure, ispirandosi liberamente alla vicenda seicentesca delle Clarisse di Udine, realizza La semplicità ingannata, un inno sbalorditivo alla libertà di pensiero. Non mancherà il classico appuntamento dedicato alle famiglie, esteso quest’anno su tre giorni (5-6-7 gennaio) con la compagnia Consorzio Balsamico. Questi pochi centimetri di terra sarà un viaggio magico nel regno del sonno in cui la narrazione è affidata a due marionette a matrioska e a tre animatrici, testimoni della storia che avviene per mezzo delle loro mani.

Oltre che per il valore artistico delle proposte, ci è sembrato importante creare questo percorso a partire dalle osservazioni sulla disparità di genere presenti anche nel mondo della cultura. L’associazione Amleta osserva che nei principali teatri pubblici italiani la presenza femminile (registe, drammaturghe, curatrici, attrici) è pari al 31-32% del totale [fonte: www.amleta.org/mappatura]. Sguardi d’autrice è un’azione di curatela volta a bilanciare questa percentuale, un segno reale e simbolico nell’ottica di un teatro sempre più inclusivo.

Con il terzo percorso, FOCUS PROGETTI EMERGENTI presentiamo tre lavori che si inseriscono nel costante impegno di accompagnamento di MaMiMò nei confronti delle giovani formazioni.
La decapitazione di Marco Gualco, Illiberis. Fiaba per un padre mai nato e Con grande sprezzo del ridicolo abitano la zona più sperimentale della nostra Stagione e sono il risultato di invenzioni sul linguaggio di artisti già consolidati nel panorama nazionale o lavori di ricerca di gruppi appena nati.

La fotografa Diane Arbus scriveva “Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere, prima che vengano fotografate”. Questa Stagione di primavere mette in scena le fioriture di idee, progetti, collettivi che stanno arricchendo con i propri colori e profumi i palcoscenici italiani. Il boccascena del Teatro Piccolo Orologio le fotografa, nella speranza che sempre più persone riescano a vederle.

Vi aspettiamo!

Angela Ruozzi
curatrice della Stagione