
Sulla sabbia
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Sabato 15 novembre ore 21
Finestra sulla drammaturgia tedesca
SULLA SABBIA
di Albert Ostermaier traduzione Clelia Notarbartolo regia Livia Ferracchiati drammaturgia Sara Meneghetti e Laura Vagnoni con Federica Carra, Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli scene Chiara Bonomelli costumi Letizia Scarpello regia video Elena Baucke, DOP Jacopo Falsetti sound design Hubert Westkemper light design Daniela Bestetti consulenza luci Gigi Saccomandi selezione testi Maria Maderna foto di scena Marina Alessi organizzazione Flavia Passigli, Maria Satta, Greta Visigalli
Progetto di Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, In collaborazione con Goethe – Institut Mailand, Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Piccolo Teatro di Milano, Centro Teatrale MaMiMò
“In guerra non c’è ipocrisia, la guerra pone soltanto domande sincere: lui o tu.”
Sulla sabbia è il paradiso idilliaco che una coppia ha cercato per recuperare il proprio rapporto. Sulla sabbia è anche l’arena di uno scontro letale. Chris, soldato affetto da disturbo post-traumatico da stress e ossessionato da quel che ha vissuto in guerra, torna a casa da sua moglie Andy, che però lo ha tradito. I due sono diventati estranei l’uno all’altra e questo costringe Chris a ripercorrere gli ultimi eventi della propria vita. Chi è l’uomo con cui Andy lo ha tradito? La risposta sembra trovarla in un libro: La guerra di Troia, regalo che l’amante ha fatto ad Andy. In un groviglio di parallelismi tra la propria vita e l’Iliade, Chris crea la figura di Alex: la minaccia che si insinua tra lui e Andy, il nemico che ha incontrato in guerra, il soldato perfetto che lui non sarà mai. Chris, per meccanismo di compensazione, si immedesima in Ettore (il soldato integro) e vede in Andromaca (la moglie fedele) l’alter ego di Andy, mentre in Achille (colui che porta distruzione) quello di Alex. Gli déi del mito sono invece i potenti che governano in modo distratto e grottesco le sorti del mondo. Chris, seduto sul suo divano, tra mito e contemporaneità, indagherà, per mezzo di visioni oniriche e ricordi, come la guerra abbia annientato la propria esistenza.