Venerdì 25 e sabato 26 ottobre ore 21.00 | Domenica 27 ottobre ore 17.00
UN ESCHIMESE IN AMAZZONIA
TRILOGIA SULL’IDENTITA’ – CAPITOLO III
ideazione e testo Liv Ferracchiati | Scrittura scenica di e con (in ordine alfabetico) Greta Cappelletti/Coro, Laura
Dondi/Coro, Liv Ferracchiati/Eschimese, Giacomo Marettelli Priorelli/Coro, Alice Raffaelli/Coro | costumi Laura Dondi | luci Giacomo Marettelli Priorelli | suono Giacomo Agnifili | progetto Compagnia The Baby Walk | produzione Teatro Stabile dell’Umbria / Centro Teatrale MaMiMò / Campo Teatrale /The Baby Walk
Progetto vincitore Premio Scenario 2017
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UN ESCHIMESE IN AMAZZONIA pone al centro il confronto tra la persona transgender (l’Eschimese) e la società (il Coro), fino ad arrivare al paradosso che l’Eschimese si stanca di raccontare sé stesso.
La società segue le sue vie strutturate e l’eschimese si trova, letteralmente, ad improvvisare, perché la sua presenza non è prevista. Il Coro parla all’unisono, attraverso una lingua musicale e ritmata, quasi versificata, utilizza una gestualità scandita, dando vita ad una società ipnotica, veloce, superficiale, a rischio di spersonalizzazione.
La struttura è quella del “link web”, l’analogia del pensiero manovra le connessioni o forse il nonsense stesso dell’illogica internettiana.
Anche l’Eschimese è parte degli stessi stereotipi della sua contemporaneità, anzi nella sua stand up comedy è personaggio autentico proprio perché vive e rappresenta la propria inautenticità di abitante del Villaggio Globale.
Si sforza di avere una visione soggettiva, ma anche la sua è, a ben guardare, infarcita di luoghi comuni e spersonalizzata.
Il comico nasce anche dal mettere in rilievo quelle dinamiche che rendono l’essere umano marionetta, macchina, ovvero un essere sociale, un essere già giocato dalla cultura.