Sogno di una Notte di Mezza Estate

di William Shakespeare

adattamento e regia Massimo Navone
scene Fabrizio Palla
costumi Elisabetta Gabbioneta
luci Paolo Latini
con Luca Cattani, Maurizio Corradini, Cecilia Di Donato, Camillo Fabiani, Sara Fenoglio, Lara Guidetti, Roberto Laureri, Marco Merzi, Tommaso Ronda, Giovanni Rossi, Angela Ruozzi, Massimiliano Sozzi, Alessandro Vezzani





Elena ed Ermia sono due giovani amiche. Ermia ama Lisandro e ne è ricambiata. Elena ama Demetrio ma Demetrio vuole Ermia per sé, e convince il padre di lei a promettergliela in sposa. In virtù di un’antica legge, Ermia dovrà sottomettersi alla volontà del padre o scegliere tra il convento o la morte. Lisandro organizza la fuga con l’amata ma la notte li sorprende nel bosco dove i due innamorati si perdono inseguiti da Demetrio e da Elena. Fate, elfi e divinità delle selve si materializzano dandosi la caccia e imprigionando i quattro giovani in una notte di passioni sfrenate, in cui gli incantesimi più strani confondono i sensi e le menti. Intanto un gruppo di malcapitati artigiani deve improvvisare una commedia da rappresentare alle nozze del Duca…

“Non credo sia compito di una regia efficace far emergere un senso univoco, né tantomeno una morale dalle storie del ‘Sogno’; né mi sentirei appagato nell’utilizzarlo come un pretesto puramente spettacolare o estetico. La scelta di riproporlo ancora una volta, oggi, è motivata da ragioni che hanno a che vedere in senso più ampio con la necessità di fare teatro in modo vivo, strettamente legato ad un’ epoca e ad un territorio culturale di appartenenza. Il ‘Sogno’ è il materiale ideale per accendere e accogliere ‘immaginari’ disparati, per offrire al pubblico specchi diversi in cui riconoscersi e confrontarsi, per incrociare linguaggi espressivi opposti: dalla reinvezione dell’antica maschera popolare dialettale, alle fisiche astrazioni del teatro-danza contemporaneo.
Il ‘Sogno’ è l’occasione per radunare un nutrito gruppo di talenti reggiani, tra i migliori emersi nel panorama teatrale degli ultimi anni, e dare vita ad un momento di teatro che rifugga da ogni intellettualismo, e sia davvero ‘popolare’ nel senso più ‘colto’ del termine. Uno spettacolo pensato per condividere col pubblico un paio d’ore di ‘evasione’ nei misteriosi territori dell’ amore, che come dice Shakespeare, è ‘impalpabile come l’ombra, rapido come un lampo, breve come un sogno’.”
Massimo Navone, PigrecoDelta.