Teatro Piccolo Orologio

Il Teatro Off di Reggio Emilia

I servizi

Il Teatro Piccolo Orologio ha chiuso le sue porte nell’aprile del 2024, per avviare un necessario percorso di rinnovamento, sostenuto dai fondi del PNRR. Dietro le impalcature e i silenzi del cantiere, continua a vivere la memoria di quindici anni di arte, passione e impegno culturale: un’eredità preziosa che custodiamo con cura.

Dal 2010 ad aprile 2024 abbiamo infatti gestito questa piccola bomboniera, un teatro da 99 posti, intimo, con pochissimo diaframma teatrale.

La sensazione che vive il pubblico è quella di essere sul palco con gli attori, di vivere la vita che la scena propone.


È un luogo cioè dove il qui e ora teatrale è molto valorizzato e questa sua specificità ha da sempre ispirato le scelte artistiche e strategiche nella costruzione della stagione.

Un piccolo teatro con stagioni di altissima qualità, con ospitalità di compagnie di rilevanza nazionale (Teatro Franco Parenti e Teatro Filodrammatici di Milano, Compagnia Eco di Fondo, Teatro della Tosse di Genova, Danio Manfredini, Filippo Dini, Marta Cuscunà, Claudio Casadio…) per favorire sempre più l’incontro del pubblico con spettacoli di grande qualità artistica.

 

Un teatro che ha a cuore l’innovazione della programmazione con spettacoli che trattano temi fondamentali del contemporaneo (crisi ambientale, identità di genere, integrazione, etc) cercando di stimolare la riflessione del pubblico portando il futuro nel presente.

 

La pandemia, la chiusura dei luoghi di spettacolo e la continua riorganizzazione da essa derivata ci ha portato a scoprire le possibilità di sviluppare una programmazione strutturata su 10 mesi all’anno, da ottobre a luglio, portandoci a strutturare la nostra stagione anche in estiva spostando il luogo di spettacolo nel cortile antistante il teatro. 

 

Negli anni, con una programmazione costante, abbiamo rafforzato il ruolo del Teatro Piccolo Orologio e la nostra presenze sul territorio e sulla scena artistica della città, andando ad implementare quei numeri che ci hanno sempre garantito non meno di 10000 spettatori all’anno, con circa 120 aperture tra ospitalità, produzioni della Compagnia, saggi della Scuola di Teatro, collaborazioni e noleggi, portandoci a collaborare con circa 80 soggetti e realtà tra pubblico e privato.

 

L’obiettivo è poter tornare a spalancare quelle porte entro la fine del 2025, per restituire alla città un luogo rinnovato, pronto ad accogliere nuove visioni. Sarà un ritorno non solo simbolico, ma vitale: per dare nuova forza al progetto che in questi anni ha trasformato il teatro in una casa aperta alla comunità, e per rilanciarlo con slancio verso il futuro.